I FUTURE MAKER
Antony Pellegrino
“Healthcare e Life Sciences sono le mie passioni, ma la mia ambizione si estende oltre la tradizionale figura del medico. Sono incuriosito dalle grandi sfide della medicina e intrigato dalla sua intersezione con il business”.
“Ho 25 anni, sono nato a Londra, cresciuto a Roma, studiato a Newcastle e Stoccolma e attualmente abito a Milano. Madre gallese, cresciuta nella metropoli di Londra, e padre calabrese. Da lei ho ereditato la dedizione, da lui la capacità di intuire le opportunità nascoste. Il contrasto fra il pragmatismo inglese e la forte connessione familiare dell’Italia meridionale hanno contribuito a forgiare il mio carattere. Sono stato educato all’idea che nella vita nulla è regalato, che tutto va conquistato con impegno e sacrificio, a non vivere sugli allori ma al contrario, a essere sempre pronti a mettere tutto sul piatto e a vivere sempre all'attacco”.
La passione per la scienza e l’idea che la complessa interazione tra farmaco e organismo possa guarire una malattia hanno portato Antony Pellegrino fino in Inghilterra a studiare Farmacologia.
Dopo la laurea ha capito che voleva essere conoscitore non solo dei farmaci, ma anche del mondo dell’industria farmaceutica. Motivo per cui è poi volato al Karolinska Institutet di Stoccolma a frequentare un corso di Business nelle Life Sciences. Lì ha avuto un primo assaggio della consulenza, con un entusiasmante progetto che consisteva nell’aiutare una piccola biotech svedese ad affrontare un competitore straniero.
“La curiosità mi ha spinto a essere oggi uno studente di Medicina al San Raffaele di Milano. Quello che mi affascina di più è che le malattie studiate sui libri in reparto acquisiscono facce, nomi e storie personali. Nella mente l’interesse per la scienza, nel cuore la passione per la salute e il benessere dell'uomo. Durante il terzo anno ho trascorso quattro mesi nel laboratorio dell’Istituto Telethon di Terapia Genica guidato dal Prof. Naldini, dove attraverso vettori lentivirali si curano malattie genetiche finora considerate inguaribili. Mi affascina vivere il progresso della medicina, farne parte, generare prodotti che prolungano la vita e la rendono migliore”.
Una costante della vita di Antony è lo sport: inizia la giornata alle 6:45 in palestra e conclude la maggior parte delle serate con una partita o un allenamento di calcio. Questo, oltre a far nascere in lui una sana competizione, gli permette di staccare la spina e di condividere intensi momenti con i compagni. “Healthcare e Life Sciences sono le mie passioni, ma la mia ambizione si estende oltre la tradizionale figura del medico. Sono incuriosito dalle grandi sfide della medicina e intrigato dalla sua intersezione con il business. Dopotutto, un medico ha la possibilità di curare patologie devastanti grazie a farmaci innovativi che sono frutto di ingenti investimenti in Ricerca e Sviluppo.
Questo interesse mi ha portato a conoscere BCG attraverso la piattaforma BCG Perspectives, strumento che mi è stato utile ad ampliare conoscenze scientifiche e finanziarie applicate alle sfide che incombono nella Life Science Industry”.
Poi, continua, è arrivato TFM: “Un progetto che, a mio parere, non cerca solo portatori di titoli di studio ma anche persone capaci di affrontare e di risolvere problemi con prontezza. Elemento caratterizzante è stata la diversity, 100 ragazzi con background differenti, ma con uno scopo comune: diventare voci autorevoli della futura classe dirigente italiana. L’evento ha rinnovato in me la carica e la determinazione a spingere verso l’innovazione. Faccio tesoro del lavoro che abbiamo svolto in gruppo, dei preziosi consigli offerti dagli ospiti e dal team di BCG, ma soprattutto dei rapporti umani che si sono creati”.
“Ai prossimi Future Makers dico: questa opportunità non è da considerarsi un punto di arrivo bensì un punto di partenza”.